Oggi viviamo in una società ossessionata dalla velocità, dalla mancanza di tempo: i ritmi del lavoro e delle varie attività quotidiane sono sempre più frenetici.
A causa della tecnologia, dell’urbanizzazione e del consumismo, tutto diventa subito obsoleto e da accantonare. Bisogna continuamente cercare di stare al passo dei cambiamenti che pervadono le nostre vite e non ci si rende conto dei danni che questo comporta. Sembra che l’importante sia vivere una vita veloce e produttiva, piuttosto che bella e ricca di emozioni e valori duraturi. L’ideale per recuperare il senso vero del tempo è vivere un’esperienza di bellezza e cultura intensa, passeggiando lungo strade ciottolose risalenti a duemila anni fa, ma ancora perfettamente conservate e intatte, nonostante lo scorrere implacabile degli anni.
Pompei ed Ercolano sono effettivamente città sospese, bloccate nell’eternità del tempo. Fare un tuffo nel passato e visitare città che sono rimaste immutate, seppur distrutte, sarà sicuramente un balsamo per la nostra mente e il nostro cuore, che aiuterà a ritrovare ritmi più sostenibili e ad apprezzare maggiormente la vita, considerando la sua meraviglia e la sua fugacità.
L’eruzione del Vesuvio ha reso Pompei ed Ercolano due città immortali, pur avendole seppellite.
Tutti dovrebbero visitare questi siti, inseriti tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, almeno una volta nella vita e magari ripetere l’esperienza più volte: sono luoghi dal valore storico immenso e inestimabile, luoghi immortali e fissati in un preciso istante e sono quindi, in questo mondo in continuo cambiamento, qualcosa di esclusivo ed unico e assolutamente da preservare, sia per conoscere le nostre origini che per costruire basi solide per un futuro florido.
Pompei era una città ricca, prospera e benestante, come dimostrano le numerose Domus Romane, con ampi giardini, molte stanze, sculture, mosaici e pitture murali di rara bellezza e pregio che si possono ammirare nell’area degli scavi e anche la presenza di un teatro e di un anfiteatro. E ancora oggi tutto appare “vivo” e ben conservato: gli edifici, le strade, gli affreschi, i vasi, i calchi dei corpi.
Ercolano era invece soprattutto un luogo di villeggiatura e gli scavi sono più ridotti perché una gran parte dell’antica città si trova ancora sotto quella attuale, rendendo l’atmosfera più intima, e non ci sono calchi perché non fu ricoperta da cenere e lapilli, ma sommersa da una colata di fango che sigillò tutto, perciò gli edifici sono conservati ancora meglio.
Tutti abbiamo sognato almeno una volta di viaggiare con una macchina del tempo e conoscere antiche civiltà e questi sono gli unici posti al mondo dove è possibile rivivere la quotidianità dell’antica Roma e la sua grandezza e sentirsi parte di un passato splendido, di una storia meravigliosa, scoprendo tanti aspetti interessanti della vita a quei tempi.
Per conoscere e capire davvero città come Pompei ed Ercolano bisogna quindi compiere questa sorta di viaggio nel tempo, approfondendo il legame indissolubile che hanno con l’eruzione del Vesuvio e accostandosi con rispetto a un tragico evento che ha cambiato per sempre quei territori, dove la distruzione temporanea è diventata conservazione perenne di una cultura e di una civiltà e dove la perdita di tutto, diventa un bene prezioso per l’intera umanità, da custodire e continuare a tramandare.