“Un tuffo dove l’acqua è più blu” non è solo la strofa di una canzone del grande Battisti. Ci sono infatti luoghi che rendono reale questa fantasia e con i loro colori entrano a far parte della nostra immaginazione, della nostra storia, della nostra cultura e anche dei nostri sogni, come nel caso della costiera amalfitana e della costiera sorrentina.
Si tratta di circa 60 chilometri di costa mozzafiato, lungo la quale si alternano piccole insenature, spiaggette isolate e cittadine brulicanti di vita, costruite sulla roccia.
In questi luoghi incantati il tempo sembra fermo e allo stesso tempo accelerato, per l’intensità dei colori che circondano ogni baia e per le numerose esperienze indimenticabili che si possono vivere; sono luoghi magici, ricchi di storia, bellezze culturali, naturali, paesaggistiche e gastronomiche, capaci di conquistare il cuore e la mente di chi le visita.
La costiera sorrentina, che si affaccia sul golfo di Napoli, è sovrastata e custodita dai monti Lattari e collegata ad essa c’è la costiera amalfitana, che affaccia, invece, sul golfo di Salerno: due veri gioielli da vivere e custodire.
Visitando questi luoghi si resta affascinati dai pittoreschi panorami che si scorgono camminando lungo i sentieri, dai profumi degli agrumeti o dai vivaci colori degli uliveti, che fanno da cornice ad un mare azzurro e cristallino.
Alle meraviglie di questi posti si accompagna anche il fascino della storia e dei suoi miti, come quello legato a Punta Campanella, area protetta in uno dei tratti della costa italiana più rigogliosi dal punto di vista naturalistico, inserita nel patrimonio WWF, con la sua antica torre d’avvistamento saracena, che affaccia sull’isola di Capri. Il suo nome secondo una leggenda deriverebbe da una campana trafugata dai Saraceni, che dopo aver saccheggiato la città. furono fermati da una forza misteriosa e riuscirono a ripartire solo dopo aver lasciato in mare la campana. Da allora ogni anno, il 14 febbraio, festa del santo patrono di Sorrento, si dice che è possibile udire i rintocchi della campana sott’acqua.
Sorrento, paese stupendo, ricco di negozi e piccole botteghe di artigiani, si trova proprio nel cuore della penisola sorrentina. Dalla sua villa comunale a picco sul mare, si può ammirare uno straordinario panorama di Napoli e del Vesuvio. Il famoso paese, così come la maggior parte del territorio della penisola sorrentina, offre un paesaggio vario e stupendo, con vista sul mare, sulla montagna, sui profondi valloni e sulle estese ed affascinanti terrazze di agrumi e di ulivi.
Un altro paese molto caratteristico è Sant’Agata sui Due Golfi, così chiamata, perché si affaccia sia sul golfo di Napoli che su quello di Salerno.
Nella parte meridionale del Golfo di Napoli c’è poi Vico Equense: dalla vetta del suo Monte Faito, raggiungibile in funivia o attraverso un sentiero, si può godere della vista panoramica sull’intera penisola sorrentina. Da ricordare anche che qui ha avuto i natali il celebre chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo.
La costiera amalfitana, che è sotto la tutela UNESCO dal 1997, è un vero angolo di paradiso, una destinazione da sogno per tutti gli amanti del mare, della natura, del buon cibo e della cultura. Anche Boccaccio nel suo Decamerone parla di questa costa meravigliosa, “piena di giardini, fontane e uomini intenti a mercanteggiare”.
Amalfi è il comune che meglio rappresenta la costiera amalfitana, con il suo imponente Duomo, che è uno dei monumenti più antichi della zona, le sue celebri cartiere e i laboratori artigianali, dove la carta si produce ancora a mano ed è conosciuta in tutto il mondo per il suo pregio. Ha una storia ricca e affascinante: insieme a Pisa, Genova e Venezia è stata una delle Repubbliche Marinare che hanno fatto la storia del Mediterraneo. Il Museo della Carta è di sicuro un posto da vedere: si trova all’interno di uno dei mulini anticamente usati per la lavorazione della carta; tutta la penisola sorrentina, infatti, per secoli è stata sede di un’eccellente industria cartaria che sfruttava l’ampia disponibilità di ruscelli e torrenti provenienti dai Monti Lattari. La Grotta dello Smeraldo poi saprà regalare sensazioni uniche con i suoi colori che sembrano provenire dalla tela di un pittore.
Altro luogo molto interessante da visitare è sicuramente Ravello, che si trova in posizione sopraelevata rispetto al mare, offrendo un panorama unico su tutto il golfo e dove si potranno percorrere i magnifici giardini delle storiche Villa Rufolo e Villa Cimbrone.
Questi posti fin dall’Ottocento sono meta di un turismo internazionale, soprattutto anglosassone e questo ha influito anche sulla mentalità della popolazione, rendendola ancora più aperta ed accogliente.
Positano, con i suoi tre isolotti Li Galli che secondo la leggenda sono stati rifugio delle sirene, è ad esempio una località turistica internazionale famosa in tutto il mondo per la produzione artigianale di vestiti e sandali. Le sue case colorate, sono quasi aggrappate alla roccia, che degrada dolcemente fino al mare; passeggiare per le sue stradine strette, piene di boutique e negozi è un’esperienza davvero unica e gratificante, da fare almeno una volta nella vita.
Il comune di Cetara è, invece, famoso per la colatura delle alici, una salsa dalle origini antichissime, tanto da essere citata addirittura dal filosofo Plinio e che è uno dei prodotti agroalimentari più importanti della regione Campania.
Vietri, ultima cittadina della costiera amalfitana è famosa, soprattutto, per la secolare tradizione ceramistica. Il Museo della Ceramica Vietrese, ospitato a Villa Guariglia nella frazione di Raito è un’altra tappa vivamente consigliata, come anche la Chiesa di San Giovanni Battista, con la sua cupola fatta di maioliche. Vietri può. Inoltre. essere considerata la stazione balneare di Salerno, il secondo comune più grande della Campania; infatti, la spiaggia della Marina e quella dei “Due Fratelli”, dal nome degli scogli che le stanno di fronte, contribuiscono ad attirare molti turisti.