Una Città reale
Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di sentir parlare di Caserta e della sua Reggia Borbonica, detta anche la Versailles d’Italia, che in quanto ad estensione è la più grande residenza reale al mondo ed è uno dei complessi monumentali più sfarzosi ancora esistenti.
Nel 1997 è stata giustamente inserita tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all’Acquedotto Carolino.
La reggia di Caserta è l’ultimo grande lascito del barocco italiano.
Come si può non essere attratti da questi luoghi ricchi di magnificenza e storia?
Passeggiando tra le sale interne o nei giardini reali, si farà un tuffo in un passato glorioso e ancora attuale. Ci si potrà sentire un po’ più vicini ai nobili dell’epoca e cogliere fino in fondo il prestigio e l’immortalità che hanno donato a questa terra meravigliosa, baciata dal sole, dalla cultura e dall’arte, che la pervade tutta.
La struttura, che conta 1200 stanze, tutte riccamente arredate e con soffitti pieni di meravigliosi affreschi, fu realizzata da Luigi e Carlo Vanvitelli per volere di Carlo di Borbone, un sovrano che promosse l’arte e la cultura sotto ogni punto di vista.
La Reggia domina la città di Caserta, che è sorta proprio intorno alla residenza del re. È uno dei monumenti più famosi d’Italia e ospita anche la Scuola Allievi Sottufficiali dell’Aeronautica Militare.
Una delle curiosità forse meno note sulla Reggia è che al suo interno è stato costruito il primo ascensore italiano, installato nel 1844 e ideato dall’architetto Gaetano Genovese. Si trattava di una sedia in legno in grado di salire e scendere grazie ad un particolare ed ingegnoso meccanismo; c’erano anche delle lancette che, utilizzando lo stesso funzionamento degli ingranaggi degli orologi, indicavano il piano che si voleva raggiungere.
Un altro aneddoto simpatico è quello che riguarda la catalogazione degli oggetti da parte dei funzionari piemontesi, dopo l’annessione avvenuta con l’unità d’Italia. Uno degli ufficiali ritrovò il primo bidet italiano e non sapendo di cosa si trattasse, lo definì “uno strano oggetto a forma di chitarra”.
Gli interni del maestoso palazzo sono, dunque, un inno al lusso, allo sfarzo e all’eleganza. Anche l’esterno, comunque, merita particolare attenzione.
L’ampio parco è suddiviso in due grossi blocchi: il giardino all’italiana e il giardino inglese; entrambi furono abbelliti con migliaia di piante provenienti da tutto il mondo. Una zona che si può definire davvero paradisiaca, in un luogo appartato e incantato,è il Bagno di Venere, con una statua della dea della bellezza, seminascosta tra le piante, commissionato dalla regina Maria Carolina.
Chi visita la reggia di Caserta e, in particolare, il suo magnifico e immenso parco, pieno di fontane stupefacenti, rimarrà sicuramente affascinato dai giochi d’acqua e dall’abbondanza che vi si trova. In fase di progettazione sorse, infatti, il problema della reperibilità di quelle enormi quantità d’acqua. Luigi Vanvitelli riuscì a creare un ingegnoso sistema, perlopiù interrato, che permette di convogliare le acque del monte Taburno e di trasportarle per 38 km, per alimentare, sia la reggia di Caserta che le seterie di San Leucio. Anche il grande Goethe rimase stupito dall’Acquedotto Carolino, tanto da definirlo: “un ponte in grado di trasportare un intero fiume”.
Un’altra curiosità è che nella Reggia di Caserta sono state girate alcune scene di due film della saga Star Wars.
Il vastissimo parco della Reggia parte dall’edificio e si allunga verso le colline di Caserta vecchia, che è il nucleo originario della città e si sviluppa sul colle. Merita sicuramente una visita, sia per la bellissima vista panoramica, sia per le caratteristiche viuzze. Il borgo medievale, che dal 1960 è Monumento Nazionale Italiano, è da girare a piedi, per vivere un’esperienza fuori dal tempo.
Inoltre, a Caserta è possibile anche vivere esperienze naturalistiche. Infatti il bosco di San Silvestro è un’oasi del WWF e ospita all’interno strutture adatte anche al soggiorno.
Chi visita Caserta non dovrebbe perdersi una sosta all’Anfiteatro Capuano, costruito da Augusto e ristrutturato da Adriano nel 119, che comprendeva anche un edificio adibito a scuola per gladiatori, dove, nel 73 a.C., scoppiò la famosa rivolta guidata da Spartacus. È l’anfiteatro romano più grande al mondo, dopo il Colosseo. Infine, degno di nota è anche il Planetario di Caserta, attivo dal 2008, che organizza visite guidate e spettacoli davvero suggestivi e ospita anche un piccolo museo su cinque sale.